ROAD TO KONA – Diario di un IRONMAN – Gennaio 2017

Triathlon/Acque Libere
Scritto da: Laura Strappaveccia at 10 Febbraio '17 0
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Forse non andrò mai a Kona. Il perché ve lo spiego tra un attimo.

Ma andiamo con ordine.

Sono già al terzo mese di allenamento… sembra quasi una gravidanza! Gennaio.

ROAD TO KONA – Diario di un IRONMAN - Gennaio 2017

E’ arrivato il freddo, quello vero. Quello in cui alle 9 di mattina, se non guardi bene dove metti i piedi o dove vai con la ruota della bici, rischi di cadere e farti male seriamente. Le dita sono talmente congelate che quando cerchi di aprire la porta di casa dopo un’uscita di appena un paio d’ore, non riesci nemmeno a stringere la chiave, e per girarla nella serratura devi usare entrambe le mani. Periodo questo, di lavori di forza e di SFR  ( ripetute in salita) in bici e dei primi lavori in VO2max sia di corsa che in acqua. Insomma… periodo difficile, e non solo per gli allenamenti o per il rischio di ammalarsi ogni due settimane.

Ci si mette anche la testa. E quella è peggio di una polmonite.

Sono in crisi. E la cosa più buffa è che il tutto è scaturito da una serata in cui mi davano un premio per meriti sportivi! Mi spiego.

Qualche settimana fa, io e un altro triatleta siamo stati invitati a partecipare ad una cena di gala organizzata da un club sportivo internazionale, il quale, una volta ogni due anni, premia due atleti master che si sono distinti per meriti sportivi. Ed eccomi qua, io, premiata per l’Ironman!

Oltre a noi c’erano ospiti anche due atleti paralimpici e tutti siamo stati invitati a fare un breve intervento in merito allo sport che pratichiamo.

Perfetto. Fin qui tutto bene, se non fosse per il fatto che tutti gli altri, dico tutti, hanno sì parlato di quanto sia bello e importante fare sport, ma hanno anche sfoggiato con fierezza i propri risultati per poi proseguire con gli obiettivi futuri. Tutti tranne io.

ROAD TO KONA – Diario di un IRONMAN - Gennaio 2017

Solo più tardi mi sono resa conto di aver esclusivamente parlato del mondo dell’Ironman, cercando di far capire cosa significhi allenarsi per una gara simile. Ho cercato di trasmettere l’emozione che provo nel farlo e di quanto sia bello vivere un’esperienza del genere. E credo di esserci anche riuscita visto il gradimento del pubblico! Ma di ME o dei miei risultati mai una sola parola! Guardavo gli altri mentre parlavano e nei loro occhi, oltre all’emozione, vedevo esaltazione di se stessi ed agonismo. Qualità che in me non è innata. E questo mi ha fatto riflettere.

Ho capito una cosa: puoi allenarti quanto ti pare, soffrire come un cane, mangiare in modo corretto e fare tutto il programma alla perfezione, ma se dentro non ti senti un vincente e se non tiri fuori la cattiveria in gara, beh, non arriverai mai primo. Ci sarà sempre chi, comunque vada, sarà migliore di te, anche se poi ha i tuoi stessi tempi. In ogni caso, a parità di condizioni, in gara, lui vince e tu perdi. Perché tu, in fondo, non credi di essere il migliore. E invece potresti. La differenza è tutta lì, nella tua testa.

Ho capito che oltre ad allenare il corpo, l’obbiettivo principale dei prossimi mesi, e forse anche il più difficile, sarà cambiare testa. Dovrò diventare un po’ più egoista, agonista, egocentrica e aggressiva. Ovviamente solo nello sport!

Detta così forse suona male, ma è la verità. Fateci caso, i grandi atleti in gara sono sempre concentrati su loro stessi,  sempre focalizzati a “dimostrare” quanto siano forti.  E probabilmente così facendo questa loro forza si autoalimenta e contribuisce alla vittoria!

Io non sono così, ma voglio esserlo, perché voglio il sogno. Sarà una grossa sfida ma voglio Kona e quindi so che posso farcela…devo farcela!

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Scritto da:

Laura Strappaveccia

Laura Strappaveccia started her Triathlon adventure three years ago. Her life is divided between training for Ironman, her family and her full-time job. Laura is a multiple Ironman finisher (she competed in South Africa, Austria, Italy and Spain). She is currently training for the Zurich Ironman in July and her goal for this year is to qualify for Kona.